Lo scorso mese di ottobre la Fip Sicilia ha confermato parte dei componenti dell’Ufficio Tecnico Regione, ma non senza destinare nuove perplessità.
Tra queste rientra la conferma del designatore regionale, in conflitto d’interessi causa la presenza del figlio all’interno delle lista degli arbitri di C Silver, dopo la promozione avvenuta lo scorso anno dalla Serie D.
La maggioranza presente in consiglio composta dalla vice presidentessa Cinzia Savoca e i consiglieri Caudo, Coppa, Caltabiano, Cocuzza e Lo Giudice hanno avallato la conferma del designatore trovando un rimedio: non far designare a lui la C Silver e affidare il compito agli altri componenti dell’ufficio gare.
Il tutto è chiaramente riscontrabile dalla delibera n°11 del 3/10/2020
http://www.fip.it/public/23/Delibere/delibera%20n.11_a.s.2020_2021%20uffcitecnici.pdf
Interpellata in passato, anche Roma ha comunicato la compatibilità dell’incarico e raccontare il fatto non ha lo scopo di mettere in dubbio la competenza di organi superiori.
Ed infatti, la scelta dei consiglieri e della vice presidentessa Fip Sicilia è da considerare addirittura migliorativa rispetto le stagioni precedenti, perché il designatore regionale è in carica già da 7 anni e ha dunque designato il figlio nelle stagioni precedenti.
Tuttavia, anche la decisione attuale desta perplessita considerato il conflitto d’interessi non matura solo per via diretta, ma anche in terzietà, e soprattutto a causa degli interessi in gioco in seno all’Ufficio Tecnico. L’esistenza di un conflitto di interessi non costituisce certo, di per sé, prova che siano state commesse scorrettezze, tuttavia espone ad un’ingiusta agevolazione.
Non è questo l’unico “caso limite” all’interno del Comitato Regionale, ma di certo il più evidente in ordine cronologico.