E’ la terza sconfitta esterna consecutiva per Trapani, ma nessuno potrà dire adesso che questa squadra soffra di “mal di trasferta”. I granata hanno tenuto testa e lottato fino all’ultimo respiro del 45 minuti di gioco, meritando solo applausi, contro una delle grandi di questo campionato. Sono segnali di notevole importanza per il coach Ugo Ducarello, che aveva chiesto ai suoi giocatori un approccio deciso alla gara. Era fondamentale che non venissero concessi vantaggi iniziali ad un’avversaria talentuosa e completa come Ferentino. Non si può certo dire che il suo gruppo non l’abbia accontentato: in meno che non si dica Trapani è avanti (4-8 al 3’), con quattro punti a testa per Andrea Renzi e Gabriele Ganeto. Com’è ovvio che sia, i padroni di casa reagiscono e mettono il naso avanti al 6’ (14-9): i laziali iniziano a giocare meglio in attacco, tanto da costringere lo stesso Ducarello al timeout. La partita entra subito in ritmo, gli attacchi prendono confidenza e si susseguono le soluzioni vincenti. Keddric Mays si sblocca, Ganeto fornisce un contributo tangibile e la zona predisposta dai granata tenta di cambiare gli equilibri offensivi di Ferentino. Trapani, insomma, nonostante conceda troppi rimbalzi in attacco, non molla nulla, e rimane attaccata agli avversari, chiudendo il primo quarto sotto di appena una lunghezza, grazie ad una corroborante schiacciata di Taylor Griffin e una pirotecnica conclusione da tre punti di Mays.
Conta molto tenere a mente come sia importante giocare con raziocinio: difendere forte, ma anche gestire i possessi a difesa schierata con acume. E’ una qualità che nelle prime due trasferte la Pallacanestro Trapani ha mostrato solo a singhiozzo, ma la serata laziale sembra segnare un’inversione di tendenza in questo senso. Il problema difensivo principale rimane il contenimento della vena balistica di Massimo Bulleri: ma il nuovo vantaggio che la squadra granata confeziona (24-25 al 12’) dimostra come l’atteggiamento sia quello giusto. La partita diventa bellissima, e Trapani ci prende davvero gusto: al 14’ è 28-34 e adesso è coach Federico Fucà a dover chiamare il classico minuto di sospensione. Due triple consecutive in transizione di Ferentino rimettono tutto in perfetta parità ed è il segnale di come ogni imperfezione sia destinata ad essere severamente punita. Dare palla sotto a Renzi è una delle chiavi dell’attacco, e Trapani riacciuffa la parità non a caso due volte, proprio con due canestri del pivot ligure (16’, a quota 36 e 38). Un ottimo Chessa spolvera la sua mano, punisce da tre punti di Ferentino e regala a Trapani un nuovo vantaggio (18’, 40-41). Negli ultimi 100 secondi prima dell’intervallo lungo, Ferentino profonde uno sforzo significativo e si riporta avanti: ma il distacco di quattro punti a favore dei padroni di casa conferma il sostanziale equilibrio.
Se era importante che Trapani mostrasse ottima attitudine a ragionare dal primo secondo di gara, ancor di più lo è ad inizio del terzo periodo. Un impatto molle sarebbe, infatti, irrimediabile a questo punto della contesa. Si fa male subito Tommasini, che cade a terra e Ferentino ne approfitta allungando sul 51-44. Griffin risponde da tre e la sensazione è che i granata siano sempre svegli e pronti a rintuzzare qualsiasi tentativo di break degli avversari. Ganeto dà una grande mano con una conclusione da tre punti, ma la zona di Trapani adesso non regala i frutti sperati: i granata commettono, peraltro, l’errore di giocare di corsa, al ritmo dei loro avversari, e la punizione è immediata: 67-57 al 26’. E’ il primo svantaggio in doppia cifra di Trapani, che però esce bene dal timeout e accorcia le distanze, ancora con Ganeto (superba la sua prestazione). Cinque punti di Renzi issano gli uomini di Ducarello a “meno 3” (67-64 al 27’), ma si capisce bene come anche Ferentino sia sempre pronta e non molli nulla. Trapani impatta a quota 68 (29’) con due liberi di Ganeto. E’ Imbrò a ridare il vantaggio a Ferentino, ma Mays restituisce la parità (70-70) e poi Ganeto regala a Trapani anche il canestro, con fallo subito, del “più 3” alla terza sirena.
Il periodo conclusivo prende il via, quindi, con l’inerzia a favore dei granata, che devono dimostrare maturità e nervi saldi per gestire una situazione senza precedenti: un vantaggio esterno nel momento cruciale della gara. Viglianisi penetra, realizza e subisce fallo: 70-76 al 32’. Andrea Benevelli riporta sotto i laziali con una conclusione da oltre 6.75. Imbrò è l’anima di Ferentino e con un gioco da quattro punti dà ai suoi il 77-76 (33’). E’ il momento più difficile di Trapani, che non sembra in grado di frenare l’emorragia capace di spingere avanti i padroni di casa (79-76). In un attimo, la bilancia emotiva cambia fronte, i granata devono attaccarsi al match con caparbietà e provano a farlo in ogni modo. Un’altra magia di Renzi (ancora monumentale) ed è 79 pari al 35’: la gara è da batticuore. Due canestri sbagliati dai granata in transizione sono puniti da un altro mini-break di Ferentino (83-79 al 37’). E’ il preludio ad un finale pazzesco, con i laziali che sembrano sigillare il successo con una tripla di Angelo Gigli. Trapani, però, ha il classico colpo di reni che non ti aspetti: una stoppata di Demian Filloy e un tiro da tre di Mays conducono sulla parità sull’87 pari a 22 secondi dalla fine. Ferentino fallisce il possesso conclusivo ed è supplementare.
Carnovali porta subito i padroni di casa sul “più 2”. Due su due di Renzi dalla lunetta ed è nuova parità. Carnovali realizza ancora da tre ed è l’uomo chiave di questa fase della gara. Adesso è uno stillicidio di liberi: Chessa e Imbrò non falliscono ed è 94-91 al 43’. Renzi uno su due e ancora Benevelli due su due: 96-92 al 44’. Gli ultimi secondi sorridono a Ferentino, che è più lucida nei possessi decisivi e porta a casa i due punti. Per Trapani, nonostante la sconfitta, è un palese passo avanti nella personalità mostrata in un campo esterno ed a confermalo è lo stesso coach granata Ugo Ducarello. “Quella di stasera è stata una bella partita di basket, giocata da due squadre che hanno fatto divertire il pubblico presente – ha dichiarato l’allenatore siciliano – Devo fare i complimenti alla mia squadra, che ha disputato una gara di spessore, nel corso della quale non ha mai mollato ed è rimasta in gara fino all’ultimo istante. In particolare, siamo stati bravi a rientrare nel match all’inizio del terzo quarto, quando i nostri avversari stavano cercando di scappare via. Nel finale, poi, abbiamo sbagliato dei tiri aperti e avremmo dovuto giocare con un po’ più di lucidità. Siamo stati puniti da alcuni errori e sappiamo bene che c’è ancora tanto da migliorare, ma, nel complesso, ho visto dei passi avanti evidenti e una buona prova di gruppo. E’ chiaro che non siamo felici del risultato, ma quanto di buono abbiamo prodotto deve darci forza e convinzione per proseguire su questa strada”.
Ferentino-Pallacanestro Trapani 103-99 dts (20-19; 48-44; 70-73; 87-87)
Ferentino: Bulleri 9, Gigli 18, Raspino 6, Benevelli 12, Imbrò 19, Carnovali 14, Benvenuti, Bowers 5, Raymond 20, Galuppi ne. All. Fucà .
Pallacanestro Trapani: Mays 29, Renzi 23, Tommasini 3, Chessa 5, Ganeto 19, Viglianisi 8, Filloy 2, Griffin 10, Gloria ne, Costadura ne. All. Ducarello.
Arbitri: Matteo Boninsegna di Milano, Giulio Pepponi di Spello (PG) e Simone Patti di Montesilvano (PE).