Riceviamo e pubblichiamo la lettera di rettifica e precisazione nell’interesse del Signor Ciro Beneduce dell’avvocato Salvatore Alagna, riguardo all’articolo del 3 ottobre 2018 in cui si dava notizia dei saluti e ringraziamenti del gruppo CIA uscente.
Ricevo incarico dal Signor Ciro BENEDUCE, che sottoscrive in calce, di rassegnare quanto segue
Lo scorso 03.10.2018, la rivista online SICILIABASKET ha pubblicato un
articolo così intitolato:
FIP SICILIA. COMMISSARIAMENTO DEL CIA, LA LETTERA APERTA DEI VERTICI USCENTI FRA SALUTI E RINGRAZIAMENTI – riceviamo e pubblichiamo una nota del Cia Regionale Sicilia relativa al commissariamento degli organi regionali di arbitri e ufficiali di campo –
Il Signor Ciro BENEDUCE si stupisce che una semplice lettera interna di ringraziamento rivolta alla Federazione Siciliana sia stata pubblicata e apoditticamente denominata ” lettera aperta dei vertici uscenti fra saluti e ringraziamenti “, sottintendendo cosi un inesistente intento polemico dello scritto.
Le parti della lettera, pubblicati in grassetto, avevano la mera finalità di mentovare il lavoro svolto senza autocompiacimenti o velleità alcune e si precisa, inoltre, come il Signor Ciro BENEDUCE non ha trasmesso, a SICILIABASKET, la lettera né, tantomeno, né ha richiesto la pubblicazione.
Vi invito, pertanto, a precisare la circostanza, a norma della legge sulla stampa, riservandomi le opportune iniziative legali in caso in cui la legittima richiesta del Signor BENEDUCE risultasse vana.
Tanto Vi Dovevo
Trapani, 11.10.2018
CIRO BENEDUCE Avv. Salvatore Alagna
L’espressione “Lettera aperta” nel titolo è stata utilizzata nel significato principale di “lettera resa pubblica mediante la stampa e non indirizzata a un destinatario in particolare” e non in riferimento al significato di “polemica“, accezione che non era assolutamente nelle intenzioni del redattore che, riferendosi al fatto che si tratta di uno scritto fatto pervenire alla redazione con richiesta di pubblicazione, ovviamente non riferibile al signor Beneduce, ma da suoi colleghi verso i quali (in riferimento all’art. 2 della legge N. 69/1963) siamo tenuti a rispettare il segreto professionale, l’ha utilizzata nel senso indicato.
Da parte di questa testata non vi era nessuna intenzione di attribuire allo scritto un qualsivoglia intento polemico, neanche in maniera sottintesa.
