Successi e scudetti possono non bastare se il movimento cestistico non è in grado di ospitare i suoi allenatori migliori. Accade sempre più spesso in Sicilia, dove si aggiunge un altro nome alla lista degli coach “disoccupati”, quello di Ninni Gebbia. Non sono bastati i premi e le intenzioni di riconoscimento, non sono bastati, per l’appunto, i successi e uno scudetto con la Pegaso Ragusa, non basta soprattutto una carriera intera alle spalle prima da giocatore e poi in panchina, per ottenere oggi un incarico certo e la possibilità di realizzare, a servizio di una società, una programmazione di livello.
Gebbia è senza squadra perchè ha preferito rinunciare ad un impegno che alla Pegaso sarebbe stato molto ridimensionato. “E’ vero, non una squadra, ma non do agli altri la responsabilità di questa situazione. Sono piuttosto impegnato a capire se da parte mia è mancata qualcosa e cosa posso fare di più per accrescere, nel frattempo, la mia competenza. Non ho una formazione, ma ho un programma da seguire che prevede un aggiornamento costante e dei viaggi per osservare il lavoro degli altri colleghi“.
Il mercato quest’estate non è mancato. Così come accaduto a Costanza Verona ed Elena Vella, anche Ninni Gebbia avrebbe dovuto avere spazio a Battipaglia, complice il lavoro svolto in Nazionale sperimentale con Massimo Riga, attuale coach della Treofan di A1, ma la società del presidente, Giancarlo Rossini aveva già un assistante nello staff. “Il mio interesse è rivolto al settore femminile – spiega l’allenatore ragusano -. L’impegno con la Nazionale è stato fondamentale per capirlo. Ho vinto con la maschile, sia senior che under, anche per questo credo che il mio prossimo traguardo da raggiungere si trovi proprio in questo settore. Continuerò a lavorare perchè se arriverà una chiamata da parte di Andrea Capobianco, è chiaro, dovrò meritarla“.
Così come il fratello Gaetano, anche Giovanni Gebbia sarà impegnato nella cura dei settori giovanili, orientato però ad allenamenti individuali indirizzati agli atleti under più promettenti in Sicilia.