Coach Franco Ciani esamina la sconfitta rimediata contro Biella. I biancazzurri orfani di Zilli e Zugno hanno perso con il risultato di 78 a 71.
Franco Ciani: “Non era facile per noi venire in un campo come questo dovendo rinunciare a due giocatori del quintetto, ci siamo preparati bene per provare a sopperire con una gestione attenta delle risorse fisiche con la squadra che sapeva di non avere le rotazioni abituali e per di più contro una delle squadre più fisiche del campionato e che ha talento e qualità. Per vincere a Biella dovevamo essere o perfetti o avere sempre energie fresche da mettere in campo, perfetti non siamo stati, pur avendo iniziato bene sia sotto il profilo difensivo che offensivo, cercando di imporre le nostre idee sulla partita: preso il primo break e consumata energia è venuto tutto più difficile, anche se c’è stata una piacevole reazione seguita però dal fatto che Biella come suo costume ci ha fatto pagare ogni errore. In statistica abbiamo avuto delle percentuali migliori, è banale e riduttivo e semplicistico ovviamente esistono altre mille cose. Non è una partita da valutare in modo negativo per noi. Ambrosin ha fatto una eccellente gara prendiamo gli spunti positivi sapendo che dobbiamo crescere. Mi verrebbe da chiedere a Uglietti se ha qualcosa di personale contro di me o contro la mia squadra (ride ndr) visto che il 60% dei tiri da tre che ha segnato li ha fatti contro di noi. Ottimo giocatore per carità, ma il tiro da fuori non dovrebbe essere proprio la sua caratteristica migliore. Ora dopo la pausa avremo tre scontri diretti in un mese decisivo per capire dove penderà la nostra classifica, se verso i playoff come speriamo o verso la salvezza, sperando di recuperare tutti in questo sprint finale di 7 partite. Chiarastella? Su Albano rischio di non essere obiettivo. È un ragazzo straordinario con grandi qualità e una intelligenza cestistica sopra la media. Con noi ha fatto qualsiasi cosa gli chiedessimo e l’ha sempre fatta al meglio, io l’ho sempre voluto anche se nessuno lo credeva mai capace di essere un giocatore di categoria superiore, invece dalla D è arrivato a giocarsi una finale per andare in serie A e da protagonista. È fatto così, io adoro questo giocatore e non è assolutamente in fase calante. Al di là di tutte le considerazioni credo che fosse giusto che venisse in una realtà come Biella perché c’era il rischio che venisse considerato come ‘un giocatore di Franco Ciani’, mentre è un giocatore fortissimo per chiunque lo alleni”.