L’Orlandina Basket sarà impegnata con il gruppo under 18 d’eccellenza negli spareggi che si giocheranno giorno 29 ad Agropoli. Un traguardo importante, che certifica la bontà della mission dei siciliani anche nel settore giovanile. Vincere non sarà facile, la partita è secca, ma non è proibIto sognare. Il gruppo affidato a Jorge Silva andrà in Campania innanzitutto per fare esperienza, per confrontarsi in particolare contro la Tiber Roma, che ha negato al fotofonish la partecipazione alla fase finale all’Eurobasket Roma. L’Orlandina ammette un primo gap, quello di non aver mai affrontato avversari di “alto livello” per via di campionati che fino alle prime fasi interregionali risultano poco competitivi.
“Da quel che sappiamo la Tiber è più strutturata a livello di lunghi – spiega il ds della Betaland Capo d’Orlando Giuseppe Sindoni, attento al settore giovanile paladino – la squadra sta lavorando sui video, immagino saprà farsi trovare pronta. La tattica conta relativamente, gli aspetti difficili partono dal fatto che i ragazzi sono alla prima vera esperienza in esterna e che hanno vinto campionati regionali e interregionali non di alto livello”
Non sono alibi, ma parti di un’analisi attenta sui fattori che ruotano attorno all’under 18/Ecc dell’Orlandina, oltre che valutazioni su una formazione che fa parte di un settore giovanile improntato su una precisa filosofia.
“Siamo attenti a dividere le giovanili in due fasi: dall’under 13 all’under 15 (primo anno under 16) e dall’under 16 all’under 18. Per la prima fascia l’obiettivo di base è coltivare appassionati, spirito di squadra, amore per i colori ed è portare i ragazzi di Capo al massimo livello cestistico. La mission è sociale. Nelle fasce under 16 e 18 la volontà è quella di lavorare per creare dei giocatori di serie A o atleti che vadano a giocare da professionisti. Im virtù di questo siamo contenti della qualificazione di Agropoli perchè è frutto del buon lavoro fatto con i nostri giovani. Sia quelli che vengono da fuori, che quelli che addestriamo in maniera più continua”.
Il ds orlandino riconosce meriti a coach Jorge Silva, responsabile del settore giovanile.
“In undici anni credo onestamente abbia portato qualcosa di nuovo alla nostra organizzazione. È cresciuta l’attenzione, il trend è molto positivo. Pur dovendo sempre tenere presente che siamo una piccola realtà di provincia i numeri del nostro settore giovanile e le caratteristiche dei giovani che lavorano con noi sono importanti. Siamo tra le sette società europee che schiera il maggior numero di atleti under 22 in serie A e penso subito all’esempio di Mario Ihring, slovacco che abbiamo scovato e invitato a Capo d’Orlando e che abbiamo aggregato poi all’under 18 e la prima squadra; ricordo poi che in annate come la ’99 quattro giocatori su dodici presenti in rappresentativa siciliana appartenevano alla nostra società”.
Promesse del basket europeo e giovani atleti in crescita, ma non è ancora il turno di una promessa del basket siciliano. “Ci farebbe piacere lanciare un ragazzo siciliano – riconosce Giuseppe Sindoni – ma nel professionismo il campanilismo non è un concetto cardine. Difficilmente troviamo qualcuno che abbia i giusti requisiti fisici; senza fare nomi posso comunque dire che nel nostro settore giovanile ci siano un paio di ragazzi che hanno buonissime chance di diventare giocatori”.
Il gruppo dell’Orlandina under 18 d’Eccellenza sta continuando a lavorare per preparare lo spareggio secco contro la Tiber.
“Lo ripeto, il nostro obiettivo non era fare le finali nazionali. Non parliamo neppure di obiettivo, ma di sogno per questo gruppo. Ora che siamo a 40 minuti da questo sogno vogliamo però giocarcela al meglio, sempre tenendo conto delle difficoltà. Andrò ad Agropoli per sostenere la squadra”.