Queste settimane di stop del campionato di Serie A PosteMobile abbiamo scelto di viverle in modo particolare. Ovvero, cercando di mettere ordine alle cose, fuori dai ritmi per noi straordinariamente nuovi e con le tante e ovvie complicazioni imposte dalla partecipazione a una coppa europea, con la volontà di utilizzare tutta l’esperienza accumulata per trarre quanto di positivo è stato fatto e definire le strategie più adeguate per risolvere i problemi e continuare il percorso di stabilizzazione del club e di crescita sportiva.
Tutto questo dopo aver disputato una competizione certamente dispendiosa in termini organizzativi ed energetici: #TheDream, perché portare i 13.000 abitanti di Capo d’Orlando a rappresentare la Sicilia e l’Italia in Europa non poteva essere chiamato altrimenti, è iniziato con la conferenza stampa di Palazzo d’Orléans a Palermo, dove la stessa Regione Siciliana (attraverso l’ex presidente Rosario Crocetta) ha dato simbolicamente il titolo di “ambasciatore” siciliano in Europa al nostro club.
Un percorso che ci ha condotti a grandi passi verso la sfida europea: la prima trasferta di Saratov, avversario conosciuto praticamente il giorno stesso in cui è iniziato il viaggio verso la Russia.
Un viaggio che tra andate e ritorni, a livello europeo, ha visto l’Orlandina Basket salire su 32 voli, percorrere (compresi i trasferimenti in bus) oltre 47.000 km (cioè oltre 7.000 in più dell’intera circonferenza del pianeta), giocare in 8 paesi diversi, confrontarsi contro i campioni in carica di Tenerife, club storici come il PAOK Salonicco, realtà in grande ascesa come Ludwigsburg e Gaziantep, formazioni che rappresentano due delle leghe oggi più importanti d’Europa (Germania e Turchia).
Sono tante le ragioni, a partire da quelle espresse dal “Pres” Enzo Sindoni: “Per me che amo Capo d’Orlando come i miei figli avere portato il nostro paese della Sicilia sulla ribalta europea vale qualsiasi
Fin dallo scorso 11 agosto, ovvero dalla visita presso la nostra sede del Competition Manager Dejan Lekic e della Venue Manager Titian Spring, è stato chiaro il tipo di impegno che sarebbe stato richiesto e i nuovi standard “aziendali” che si sarebbero dovuti rispettare, alle nuove pratiche da adottare.
Questi concetti non sono semplicemente “liquidi”: l’esposizione europea del club ha permesso di aumentare sensibilmente l’interesse e i contatti commerciali, a partire dall’impegno del marchio SikeliArchivi in qualità di Title Sponsor per la Basketball Champions League, dalle dirette televisive: quattro volte live su Rai Sport in BCL (gare interne contro PAOK, Neptunas, Ludwigsburg e Chalon), mentre in campionato c’è stata una diretta su Rai Sport (la gara a Pistoia) e due dirette su Eurosport 2 (a Brescia e Varese). Inoltre, naturalmente, l’aumento della visiblità è stato dato anche dal numero di partite disponibili in streaming sulle Eurosport Player e Live Basketball(piattaforma a pagamento che propone in streaming molte competizioni per club e nazionali a livello mondiale).
Naturalmente, uscire dai confini nazionali ha significato anche aprire occhi e orecchie, accelerare lo sviluppo di settori come marketing e comunicazione che, di pari passo con tutte le altre aree del club, hanno avuto il compito di proporre l’Orlandina Basket sotto una veste sia emozionale che professionale diversa.
La nostra audience è stata rappresentata anche da media e tifosi stranieri, scout NBA di ogni team, istituzioni sportive europee. Per questo, oltre ad adeguare le tecniche di marketing (un esempio su tutti, gli abbonamenti per la BCL) si è investito anche sulla comunicazione in doppia lingua e una tipologia di contenuti più “neutrale”, capace di interessare un pubblico più vasto.
“Partecipare alla Basketball Champions League può aiutare i club a migliorare dal punto di vista strutturale” secondo Emmanuel Julian, Head of Operations della competizione. “La nostra organizzazione aiuta ogni club a introdurre buone pratiche organizzative, a collaborare e scambiare informazioni, in particolare con i workshop. Quello che abbiamo organizzato a Mies qualche mese fa ha avuto dei ritorni molto positivi da parte delle società, discutendo argomenti come ticketing, digital, tutti gli aspetti commerciali. La cosa più importante è che i direttori marketing hanno potuto confrontarsi tra loro a proposito delle pratiche da attuare sulle differenti culture di marketing. Inoltre, lavoriamo a stretto contratto con tutte le squadre per migliorare le loro strutture”.
Arriva, dunque, la risposta alla domanda iniziale: “Ma chi ve lo ha fatto fare!?!?”. Affidiamo anche questa a Ciccio Venza, che completa così il suo discorso: “Lo abbiamo fatto perché era necessario misurarci con chi è molto più grande e più bravo di noi per imparare e crescere, perché partecipare a volte è più bello che vincere, perché lo abbiamo meritato, perché essere Orlandina Basket è soprattutto questo: un piccolo ma indistruttibile vaso di terracotta in mezzo a giganti di cemento armato. E adesso conquistiamo il nostro ‘settimo scudetto’. Insieme a tutti voi”.