Di vigilie importanti nella sua carriera Marco Consoli ne ha vissute parecchie. Ma questa ha un sapore davvero particolare. Il playmaker dell’Alfa, catanese purosangue, non sta più nella pelle. Il numero 8 rossazzurro è carico al massimo. Vuole fortemente raggiungere la Serie B con la canotta alfista, quella della squadra della sua città, quella per la quale, dopo aver lasciato Gravina, ha sudato, sgomitato, lottato per una stagione intera. Senza mai tirarsi indietro. “Finalmente dopo tre settimane di pausa si torna in campo – dichiara Marco Consoli -. Il fatto di non giocare per un tempo così lungo aiuta ad avere ancora più voglia di giocare. Anche perché allenarsi tanto fa bene, ma poi si lavora per andare in campo. La sosta ci ha caricato di più. La Nuova Agatirno verrà al Leonardo con entusiasmo. Sono giovani, corrono tanto e vorranno ‘morderci’ fino all’ultimo. Mi aspetto una partita più aggressiva anche da parte loro. Verranno a Catania senza aver nulla da perdere. Noi abbiamo lavorato fortissimo per tutte e tre le settimane. Siamo pronti”.
Alfa Basket Catania-Nuova Agatirno, in programma domenica alle ore 18 al Leonardo Da Vinci, è decisiva per l’accesso alle finali nazionali. Marco Consoli ha un sogno: “Vorrei vedere il palazzetto pieno di tifosi che vengono a sostenere la squadra, a tifare anche nei momenti di difficoltà perché ci saranno. E poi alla fine festeggiare insieme con la gente sarebbe il massimo. Nella storia del basket catanese è sempre un po’ mancata una massiccia presenza di pubblico alle partite, ma quest’anno devo dire che al Leonardo il tifo si sente e si avverte. Si sta migliorando in questo aspetto. Domenica giochiamo una semifinale, adesso le partite contano molto, la posta in palio è più alta e ci sarà un grande spettacolo per chi ci verrà a vedere. E’ un’occasione importante per tutti noi. Io sono molto carico. Per me che sono catanese e vesto la maglia della squadra della mia città è un onore giocare questa semifinale oltre che una bella responsabilità. Tifosi alfisti domenica gremite il Leonardo. Abbiamo bisogno di voi”.