Si gioca a Ragusa, domani, la partita più attesa e importante, almeno secondo la classifica, delle prime undici giornate di campionato. Al “PalaPadua”, palla a due alle ore 18 e diretta streaming sulla pagina ufficiale facebook ASD Libertas Alcamo, si affronteranno infatti la locale formazione di coach Di Gregorio e il quintetto alcamese di Vincenzo Ferrara. Si tratta del più classico “prima contro seconda”: Ragusa è infatti sul secondo gradino della classifica a due lunghezze di ritardo dalla capolista solitaria, proprio quella Libertas che proviene da nove vittorie consecutive. In palio, ovviamente, c’è un test-verità molto importante che potrebbe regalare la prima fuga in classifica agli alcamesi, che in caso di vittoria andrebbero a + 4, oppure rimettere la vetta in coabitazione fra le due contendenti.
La gara si presenta, anche secondo i numeri, con un equilibrio assoluto: il quintetto ibleo ha segnato finora 739 punti, appena uno in più rispetto ai ragazzi di Ferrara che, a loro volta, hanno la migliore difesa del campionato con 624 punti subiti, 13 in meno della formazione ragusana. Una sola sconfitta, alla prima giornata, in quel di Catania, per la Libertas e due per la Nova Virtus, entrambe nel messinese, a Barcellona al secondo turno e domenica scorsa sul parquet della Torrenovese.
In settimana, come di consueto, coach Ferrara ha lavorato sulle caratteristiche degli avversari modificando alcune alchimie tattiche che potrebbero fungere da chiave di volta del match. Squadra alcamese al gran completo anche se con parecchi “reduci” dalla dura battaglia con Giarre e dagli attacchi influenzali. La squadra ha comunque lavorato bene e, ovviamente, con entusiasmo ma senza mai abbassare la determinazione di un sol centimetro.
Con Ragusa c’è un conto aperto perché ancora non va giù la sconfitta, all’overtime, proprio al “PalaPadua”, in gara 3 dei quarti di finale dei play-off. Una grande occasione gettata alle ortiche nonostante Alcamo fosse con assenze e con gente a mezzo servizio. Poi in campo ci sarà anche il “blasone”, le due città rappresentano roccaforti importanti del basket siciliano, e l’immarcescibile “vis pugnandi” di Darìo Enrique Andrè (ieri ha festeggiato i 44 anni) che, contro la sua ex squadra Ragusa (con cui ha ottenuto una promozione in A/2), ha sempre fornito prestazioni importanti.