Comiso – Libertas 86-79 (11-16, 40-42 [29-26], 60-60 [20-22], 86-79 [26-19])
Comiso: Pace 7, Turner 5, Farruggio 4, Occhipinti 24, Bojardi 13, Savarese 15, Romeo ne, Palazzolo 2, Vespertino ne, Hayes 9, Knezevic 8, Di Mauro ne.
Alcamo: Genovese, Giusti 20, Audino, Tagliareni 15, Bruno 12, André 10, Butera 5, Tartamella 2, Accardo, Fathallah ne, Adamo, Dragna 15.
Un avvio più che timoroso dei padroni di casa avrebbe potuto consentire alla Libertas Alcamo di chiudere il primo periodo con un vantaggio in doppia cifra. Invece dopo il 9 – 1 iniziale gli alcamesi hanno consentito ai padroni di casa, disastrosi nei liberi, di riavvicinarsi al primo mini-intervallo. Da qui alla fine le squadre sono rimaste “gomito a gomito” con Alcamo sempre in vantaggio, ma protagonista del cedimento decisivo tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto.
Questa la fase cruciale del match. Fallo anti-sportivo di Accardo che costa ad Alcamo, sul morire del terzo periodo, ben 4 punti. Avvio di ultimo quarto, bomba di Savarese e canestro di Occhipinti. Il quintetto ospite si trova a -5 dopo neanche un minuto del periodo finale, lotta, rimane attaccato agli avversari ma poi alcuni errori “sanguinosi” nel controllo del pallone, un paio di strepitose triple, su una gamba e mezza, del convalescente Savarese condannano la Libertas all’ennesima sconfitta. Finisce 86 – 79 per i comisani che risalgono la china delle zone alte della classifica mentre ai ragazzi di Torriero rimane soltanto la magra soddisfazione di avere realizzato tanti punti sul difficile parquet ibleo.
Un periodo che continua ad essere nero e che viene contraddistinto da una serie infinita di intoppi. Certo la gara di ieri ha dato anche notizie positive a cominciare da Paride Giusti che, fin quando non è stato limitato dai falli, è stato irrefrenabile per tre periodi e da Davide Tagliareni entrato in campo con il piglio del lottatore e capace di trovare tanti punti e tantissimi rimbalzi, anche offensivi. Anche i due lunghi Andrè e Dragna hanno dato il loro, seppure a corrente alternata, con il secondo divenuto prolifico, a tratti, anche nel “pitturato” e “palle a canestro”.
Probabilmente nel finale, quando Comiso ha ricevuto tanto anche dalla “classe giovane ed operaia”, Farruggio e Palazzolo, la stanchezza ha sopraffatto il carattere necessario ad aggiudicarsi le gare quando diventano battaglie. Qualche pallone gettato alle ortiche e alcamesi che non riuscivano più a liberarsi o a essere liberati. Poi i missili incredibili di capitan Savarese, encomiabile in quanto sofferente, hanno chiuso il match.