C SILVER. Eagles Palermo, vietato sbagliare contro l’Agatirno: “Cresciuti in fiducia, abbiamo ancora fame”

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Giulio Rappa

Un campionato corto e per questo motivo ancora più difficile, dal momento che ogni minimo errore lo si paga il doppio. Lo sa molto bene la Eagles Basket di coach Flavio Priulla che, così come le altre undici siciliane di Serie C, si avvicina a grandissimi passi verso il giro di boa della stagione regolare.

Sin qui sei vittorie, le ultime quattro consecutive, e due sconfitte che non concedono ulteriori passi falsi nel cammino annunciato verso i playoff. “La fiducia è cresciuta sicuramente – ammette il play/guardia biancorosso Giulio Rappa, stiamo attraversando un buon periodo di forma e le quattro vittorie di fila ci hanno aiutato ad alzare ancora di più l’asticella, siamo sicuramente riusciti a reagire dopo gli sgambetti ricevuti”.

Nel prossimo match contro Agatirno, il classe ’97 Rappa non potrà esserci, a causa di un colpo al bacino procuratosi nell’ultimo allenamento della settimana, ma così come tutta la squadra il mirino resta puntato saldamente sull’obiettivo comune: “Non possiamo farci sovrastare dalla pressione di continuare a vincere, perché abbiamo un traguardo da raggiungere e la pressione non ci deve appartenere – spiega -. Ogni partita vinta si deve mettere da parte e pensare subito alla successiva, che siano 4 o 20 di fila non ci deve assolutamente mettere pressione”.

Agatirno sicuramente è una squadra che può mettere in difficoltà chiunque – prosegue Rappa sul prossimo avversario -. L’imprevedibilità è un loro punto forte ed è un’arma in più per loro, hanno giovani che militano nell’orbita prima squadra (l’Orlandina di Serie A, ndr) e quindi con esperienze anche importanti. Non vanno ovviamente sottovalutati, bisognerà affrontarli al nostro modo, con massima concentrazione e con fiducia nei nostri mezzi”.

Palla a due della nona giornata tra Agatirno e Eagles domani, domenica 26 novembre, al PalaSikeliArchivi di Capo d’Orlando alle 19:30 che sarà diretta dagli arbitri Luca Paternicò di Piazza Armerina e Alessandro Lorefice di Ragusa.

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