Pippo Sidoti centra l’ennesima finale della sua carriera: “Vogliamo regalare qualcosa di importante alla città
La Messina della pallacanestro torna ad affrontare una finale playoff di un campionato di serie C Nazionale (adesso si chiama C Gold). Finale che mette in palio la promozione in serie B. A qualificarsi è la Gold & Gold Basket School Messina, allenata da Pippo Sidoti che quasi un paio di lustri fa, alla guida del CUS Messina, centrò il salto in B: il campionato però non venne disputato per problemi di natura economica. Il coach pattese la scorsa stagione guidò gli scolari alla finale regionale del torneo di C Silver, adesso con il successo ottenuto in gara 2 al PalaTracuzzi sulla Nuova Pallacanestro Messina cercherà insieme ai suoi ragazzi e ad una società ambiziosa di ripetere l’impresa del campionato 2012-2013.
La vittoria è di quelle importanti, ottenuta contro un avversario agguerrito: “Prima di ogni cosa voglio fare i complimenti ai miei ragazzi – esordisce il caoch della Gold & Gold – perché sono stati fantastici in queste due semifinali. Devo fare i complimenti anche alla squadra avversaria, perché sono state due partite toste, quindi complimenti a tutti e ventiquattro giocatori che hanno disputato due partite bellissime: una bella pallacanestro da ambo le parti. Due belle partite lottate sino alla fine, anche se in gara due abbiamo sofferto un po’ di più, ma lo sapevamo, mentre in casa, già alla fine del terzo quarto, avevamo messo tanto in cascina”. Il pensiero del coach pattese va subito alla finale: “Già da adesso sono concentrato su quello che dobbiamo fare, qualsiasi avversario affronteremo sappiamo che avremo tre partite, che saranno tre partite della vita. Perché quest’anno abbiamo fatto tantissimi sacrifici, ci siamo allenati tanto, abbiamo costruito una buona squadra. Abbiamo messo dentro un altro giocatore importante (Yusuf Hamza) che in gara due ha giocato pochino in quanto aveva un leggero fastidio al ginocchio, però contiamo di recuperarlo in questa settimana, anche per questo motivo era importante vincere al PalaTracuzzi e non andare alla bella. Così abbiamo più tempo per riposarci, per staccare la spina e pensare a questa finale”.
Grande protagonista della gara è stato Raivis Scerbinskis, autore di una prova mostruosa con i 45 punti messi a segno, ma è stata tutta la squadra a giocare una grande semifinale. I compagni hanno giocato anche per lui, lo ha cercato ed il bomber lettone è stato il grande finalizzatore di tante azioni ben costruite: “Da un anno Scerbinskis fa grandi gare, sappiamo come viene marcato durante le partite. Lui è bravo in tutto, è anche bravo a non innervosirsi e a fare innervosire gli avversari. Come si suol dire, ha il ghiaccio in tasca, è bravo, molto bravo e in gara due ha fatto la differenza. E’ un punto cardine del nostro gioco, facciamo tante cose per lui. Però quando la coperta è corta, mi ha insegnato il mio vecchio allenatore, il professore Manfrè quando spiegava il pressing, se tiri la coperta dai piedi scopri la testa, se la tiri dalla testa scopri i piedi, quindi se guardano molto Scerbinskis, abbiamo molte soluzioni con gli altri nostri giocatori”.
Questa è la forza della tua squadra… “Questa è la forza di chi sa giocare a pallacanestro, oggi Raivis ha avuto percentuali mostruose, ha tirato benissimo anche i tiri liberi (14 su 15) e quindi oggi ha fatto la partita perfetta. Speriamo che si possa ripetere anche nelle altre partite, in questa benedetta finale, e vediamo se possiamo regalare un qualcosa di importante alla città di Messina”.
Pippo ti vedo emozionato… “Non sono emozionato, assolutamente, perché io sono abituato a giocare le finali, solo chi non è abituato si emoziona. Sono solo ed esclusivamente felicissimo perché in questi quattro anni a Messina, ne ho passate tante. L’anno scorso abbiamo fatto la finale, l’anno precedente il campionato è stato interrotto per la pandemia con la squadra in grande ascesa, prima ho avuto il daspo. Ma credo di aver regalato tantissime emozioni, adesso è l’ora della ciliegina”. Non ci fermiamo Pippo… “Chi mi conosce sa benissimo che non ci fermiamo. Le finali si chiamano così perché sono partite dove non si gioca solo di tecnica ma si gioca di testa, di concentrazione e anche di emozioni. Speriamo di non essere emozionati e di fare grandi partite in questa serie”.
Sempre carico, sempre pronto a nuove sfide e nuove finali, Pippo Sidoti si conferma grande stratega della palla a spicchi e grande motivatore. In finale troverà un’altra grande squadra, la più completa del campionato, il Green Palermo e siamo sicuri che, al di là di tutto, assisteremo ad una serie avvincente tra le vincitrici dei due gironi della C Gold siculo – calabrese dedicata all’amico Haitem Fathallah.