B FEMM. Simona Grillo sull’unione RescifinaCusUnime: “Per creare un progetto vincente serviva maggiore criterio”

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Simona Grillo
Simona Grillo

Non da quest’anno, ma da diversi anni la Messina del basket femminile sogna di vedere un’unica squadra competitiva difendere i colori della città.
Un’intenzione che sembrava essere diventata azione quest’estate, quando la Rescifina Messina ha annunciato l’unione con il CusUnime.
Complice la chiusura del PalaTracuzzi le due società si sono avvicinate, tentando di costruire un roster (verosimilmente a costo zero) fatto da sole giocatrici messinesi, per presentarsi ai nastri di partenza della Serie B 2019-2020.
L’allenatore sarebbe stato Tonino Interdonato, la dirigenza quella della Rescifina, con il tentativo di coinvolgere anche figure Cus.
Come in ogni “fusione” che si rispetti, il compito più difficile si è rivelato quello di selezionare le giocatrici da inserire nel gruppo RescifinaCus.

In coerenza con i principi di “economicità” del progetto, si sono ritrovate così escluse Vento, Giordano e le atlete calabresi, a cui non poteva più essere garantito un rimborso spese; salutata Cosenza per motivi di lavoro, Polizzi, Ingrassia e Cascio hanno scelto volontariamente di non aderire al progetto, la Rescifina CusUnime ha giocato la prima giornata di campionato con Marchese, Codagnone, Borgia, Kalach, Davì, le sorelle Melita, Scardino, Cucinotta (viaggiante da Capo d’Orlando), Sorge e Spadaro. Tra le assenti nel nuovo roster, perché stata vicina a trovare un accordo con la neo società RescifinaCus, c’era Simona Grillo.

Ho seguito e provato a far parte del nuovo gruppo, ma non siamo riusciti a trovare un accordo che soddisfacesse entrambe le parti – spiega l’ex giocatrice del CusUnime -. Personalmente credo siano stati fatti diversi errori nel cercare di portare a compimento un progetto che tutti, comunque, consideriamo di base corretto. Dispiace perché di fatto sono state tagliate fuori, da un campionato non facile come la Serie B, delle giocatrici che avevano alle spalle anni di esperienza e che avrebbero fatto comodo a tutta la squadra. Una fase che doveva essere di rinnovamento si è trasformata in un momento di grande confusione; credo un’unione delle forze fatta con criterio avrebbe dovuto alzare l’asticella delle ambizioni e portare a disputare un campionato di vertice (dignitoso/competitivo) già da questa stagione. Anche con risparmi economici. Invece finora sembra un accordo al ribasso, privo di un chiaro obiettivo sportivo, in cui la Rescifina ha fornito il nome, le giocatrici, soprattutto del settore giovanile, e l’allenatore, mentre il Cus ha messo a disposizione gli impianti“.

Il campionato della RescifinaCusUnime non inizia, dunque, sotto i migliori auspici. Seguiremo l’evolversi della situazione.

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