Battere Schio non vuol dire solo fare più canestri, scardinare difesa e opporsi all’attacco di una formazione altamente competitiva a livello europeo e tra le più vincenti in Italia, vuol dire opporsi ad un piccolo sistema. Anche involontario, in cui la condizione di mostrarsi all’altezza e dimostrare di avere la competenze per gestire, nel rispetto delle regole del gioco e della disciplina, una semifinale playoff travestita da finale, spesso spinge a percorrere la strada più facile: favorire la favorita.
“Voglio rivedere bene la partita prima di dare un giudizio complessivo, anche sulle scelte arbitrali – ha detto coach Gianni Lambruschi a conclusione di gara 3 giocata tra Passalacqua Ragusa e Famila Schio – per il resto le ragazze hanno giocato una grande gara, sono entrate in campo con la mentalità giusta e le abbiamo messe in difficoltà“.
Parlando della gara il coach delle siciliane ha detto. “Forse ci siamo accontentati un po’ nei primi due quarti quando alla fine abbiamo portato a casa solo tre punti di vantaggio, e questo l’abbiamo pagato nel terzo quarto dove non siamo stati efficaci come altre volte. Ero riuscito anche a risparmiare Brunson nella prima metà di partita, perché condizionata dai due falli, ma al rientro ha preso un subito un fallo tecnico che l’ha limitata ulteriormente, ed anche questa è una decisione che voglio rivedere. Nel finale sicuramente ci è mancata un po’ di lucidità e non abbiamo spinto come avremmo dovuto ma, ripeto, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare“.
Quella scesa in campo ieri al PalaRomare di Schio è stata probabilmente la squadra più prolifica e determinata vista nelle ultime apparizioni playoff. In due quarti Lambruschi ha ricevuto contributi importanti da tutte le giocatrici a disposizioni. Da Milica Micovic, che ha stretto i denti per l’infortuna alla caviglia, a Monique Ngo Ndjock, che lavorando sulla difesa era riuscita anche ad arginare uno degli attacchi di Yacoubou. Anche se la sua opposizione è stata giudicata irregolare.
“Un peccato – conclude Lambruschi – perché eravamo all’altezza di andare in finale. Ringraziamo davvero la partecipazione dei tantissimi tifosi al Palaminardi: è stato come se li avessimo avuti a Schio”.