Aquila Palermo sconfitta al PalaMangano. Tucci “Differenza abissale d’esperienza con Scauri”

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Un'immagine di Aquila Palermo contro Basket Scauri

Doveva essere una gara equilibrata, dal risultato incerto, e alla fine il primo atto del quarto di finale playoff tra Aquila Palermo e Basket Scauri ha rispettato le attese. Ad esultare, dopo la sirena, sono solo i pontini di coach Sabatino usciti vittoriosi dal PalaMangano per 68-73. Una sconfitta che mette a serio rischio la permanenza dei palermitani nei playoff di Serie B, adesso chiamati a violare il PalaBorrelli, giovedì sera, in Gara2.

A pesare sui biancorossi di coach Tucci il pessimo avvio di gara, con un parziale iniziale di 0-14 firmato Boffelli (praticamente infallibile dal perimetro) e Bagnoli. Aquila Palermo non riesce a trovarsi sul parquet, provando sortite dalla distanza che però, nel pomeriggio del PalaMangano, sembra non volessero proprio entrare. Dal finale di primo periodo (8-24), i biancorossi riescono a trovare fortuna nelle sortite personali, con Requena a suonare la carica, poi rifinita dalla prima bomba a firma Cozzoli dopo 17 minuti, che garantisce ai padroni di casa di andare al riposo sotto 30-37.

La rimonta si completa in avvio di terzo quarto: dalla lunetta Cozzoli e Merletto si confermano glaciali e riducono lo scarto all’osso, per poi passare in vantaggio per la prima volta nella gara con la tripla proprio di Merletto a 6:26 dalla fine. Un fuoco di paglia, perché dopo la sospensione chiesta da coach Sabatino, Richotti ricuce lo strappo e la tripla di Giammò ricaccia i palermitani indietro nel tabellone. Anche Salvadori si unisce alla festa del tiro da tre per i laziali, che chiudono avanti il terzo ancora di sette lunghezze (50-57).

L’ultimo periodo di apre con la bomba di Richotti che ristabilisce la doppia cifra di vantaggio per Scauri, ma Aquila ha un ultimo scatto d’orgoglio e con le triple di Di Emidio e Ondo Mengue e maglie strette in difesa, agguantano il pari a quota 62 che non si schioda sino a 3’ dalla sirena. Ad un giro di lancetta, Bagnoli decide di chiudere il match con due piazzati decisivi, dopo due palle perse e diversi errori sotto canestro dei siciliani.

Finisce 68-73 con il PalaMangano che, nonostante il risultato amaro, applaude i suoi come fatto per tutta la partita, tornando a rianimare un pomeriggio che avrebbe dovuto e potuto avere un epilogo diverso.

Paghiamo una differenza di esperienza abissale in favore di Scauri – ammette a fine gara coach Gianluca Tucci -.Avevamo il dovere di partire più aggressivi, ed è questo il difetto principale che possiamo attribuire a noi stessi. Dover rimontare 24 punti concessi nel primo quarto, vuole dire spendere energie tali, che alla fine non ti ritrovi. Dobbiamo essere più consapevoli dei nostri limiti, e per sopperire alla mancanza di esperienza dobbiamo per forza giocare meglio sul piano dell’energia”.

Adesso, tutto si deciderà in Gara2 dalla quale se dovesse venir fuori ancora una volta Scauri vincitrice, la stagione di Aquila Palermo finirebbe in terra pontina: “Salire di tono difensivamente, per poter aumentare il ritmo in attacco, è ciò che dobbiamo fare se vogliamo avere la meglio su un avversario del genere – conclude coach Tucci -. Abbiamo le nostre carte da giocare, sappiamo che giovedì troveremo un ambiente caldo, ma al momento dobbiamo concentrarci sulla pallacanestro da mettere in campo. Abbiamo battuto avversari importati, anche più di Scauri, giocando la nostra pallacanestro. Abbiamo fiducia, anche di regalare un altro pomeriggio di playoff al nostro pubblico, che oggi ci ha davvero spinto in avanti”.

AQUILA PALERMO-BASKET SCAURI 68-73
Parziali:
8-24, 22-13, 20-20, 18-16

Aquila: Requena, Cozzoli, Antonelli, Merletto, Di Emidio, Giardina, Azzaro, Bruno, Urbani, Ondo Mengue. All. Tucci, Vice all. Vallesi

Scauri: Richotti, Boffelli, Bagnoli, Salvadori, Giammò, Lombardo, Scampone, Varga, Manzi, Martino. All. Sabatino, Vice all. Pontecorvo