Dopo la vittoria al fotofinish contro La Spezia, AndrosBasket prova a riconfermarsi in trasferta, sabato alle 19 sul difficile campo di Civitanova Marche.
La formazione marchigiana in casa ha praticamente costruito gran parte del suo campionato, ottenendo tre vittorie. Nell’ultimo turno è arrivato anche un importante scalpo in trasferta, quello di Campobasso, sconfitta 63-71. Coach Matassini, dopo la perdita della straniera Ostojic a inizio stagione, ha dovuto reinventare la squadra e Civitanova gioca con intensità, cambia su tutte le situazioni e ha ruoli ben definiti: Perini e Mataloni sono i terminali offensivi, Rosier è il collante, il lavoro di manovalanza lo fanno Trobbiani e Ceccarelli, pericolosa anche nella metà campo offensiva. Interessanti la classe 2000 Bocola, molto completa, e Orsili, una 2001 con grande proprietà di palleggio e aggressività.
AndrosBasket, con i due punti ottenuti con La Spezia, oltre a dare una risposta precisa a quanti aspettavano di vederla all’opera contro un’altra “big” (già contro Empoli aveva decisamente giocato alla pari), ha anche avvicinato il traguardo Coppa Italia: con almeno una vittoria nelle prossime cinque potrebbe già esser possibile la qualificazione (complici alcuni risultati favorevoli), con almeno due arriverebbe la certezza matematica. Organico al completo per le palermitane, a riposo durante la festa dell’Immacolata per ricaricare le pile in vista del match. A cui Coach Giordano guarda con attenzione: “Partita difficilissima, sia perché per noi è uno snodo fondamentale, – ha detto alla trasmissione radio “Tempi Supplementari” – sia perché Civitanova ha dimostrato di poter dare filo da torcere a tutti in un campo decisamente scomodo“. Eguale l’opinione di Francesca Russo: “Per noi è una trasferta difficile, sia per il viaggio che per il campo, ma al di là di questo sono un’ottima squadra e l’hanno dimostrato pure fuori casa. Hanno entusiasmo, noi però andremo là per cercare di vincere“.
Palla a due alle ore 19 al Palazzetto Città Alta di Civitanova Marche, arbitri i romani Stefano Barilani e Giorgio Silvestri.
