Luigi Lavecchia, allenatore e dirigente di primo piano della provincia di Messina, si è spento a 68 anni a causa di una leucemia.
Di origini calabresi Lavecchia è stato impulso per la formazione della maggior parte delle società del comprensorio nebroideo, tra cui la promettente realtà della Cestistica Torrenovese, ed è stato riferimento del basket giovanile per almeno tre generazioni di cestisti.
È stato coach del compianto Sassà Brogna, allenatore e poi vice di Massimiliano Fiasconaro proprio a Torrenova.
Queste le parole riservate a Luigi Lavecchia dalla sua Cestistica.
Riuscire a trovare le parole in questi momenti è qualcosa di estremamente difficile. Ti tremano le mani e quando provi a parlare la voce è singhiozzante.
Oggi è un giorno triste. Lo è per tutti quelle generazioni di ragazzini che hanno avuto il piacere di conoscere Luigi, perché per noi Luigi era come un padre, è riuscito a trasmetterci tutta la passione che provava per questo sport.
Luigi era una persona caparbia e combattiva ma alcune battaglie, ahinoi, hanno un unico e triste epilogo.
Oggi salutiamo una persona importante per la pallacanestro siciliana, un membro fondatore di questa società ed un pilastro, oltre che un pezzo di storia, di quella che è stata la base della Cestistica Torrenovese.
Perdiamo una grande persona, un marito e un padre di sani valori. E fa male, malissimo. Un vuoto tremendo.
Le condoglianze a Diego, Rosalia e tutta la famiglia Lavecchia, sappiate che in questo momento di profondo dolore non siete soli.
Ed è solamente un “Grazie ed Arrivederci, Luigi”, perché non si è mai andati via se quello che si è fatto nel corso della propria vita rimane nel cuore e nella testa di ciascuno di noi.