“Una società che rimane sprovvista di un settore giovanile che possa darle l’opportunità di progettare il futuro è una società destinata ad una vita breve“.
Parola di coach Mara Buzzanca, allenatrice che in pochi anni è riuscita a realizzare un piccolo miracolo per la pallacanestro femminile in Sicilia.
L’Alma Patti si trova oggi ad un passo dalla possibile ammissione al campionato di Serie A2, dopo aver giocato da protagonista almeno le ultime quattro stagioni in Serie B. Se il titolo dovesse arrivare per ripescaggio, certo, non si scandalizzerebbero i “puristi” che sostengono un titolo debba essere conquistato solo vincendo il campionato, perchè anche per la stagione 2019-2020 coach Buzzanca aveva allestito un roster pensato per i play-off.
Le credenziali della società pattese sono solide e non solo perché la presidenza dall’avvocato Attilio Scarcella è solida, ma perché grossa parte del lavoro societario comprende lo sviluppo del settore giovanile.
“Attendiamo con fiducia la possibilità di giocare in A2, ma non disperiamo se quest’occasione non dovesse arrivare – spiega Buzzanca. Il nostro obiettivo è quello di realizzare, nel frattempo o in alternativa, una U18 competitiva e puntare ad un titolo nazionale. Nella sola città di Patti, che conta 13 mila anima, 70 bambini giocano con noi anche a Minibasket e questo è un risultato straordinario e che ci da sempre fiducia“.
C’è spazio per Patti in A2?
“Si legga dalle DOA che le squadre saranno 28 e non più 30. In base al ripescaggio di Campobasso rimane un solo posto disponibile e non so a chi verrà assegnato, dato che ci sono altre domande di ripescaggio. Aspettiamo la data del 31 luglio, ma speriamo il mercato possa ancora permetterci di fare i giusti acquisti, specialmente per le italiane. “.
Ants Viterbo libera un altro posto?
“Ci credo poco. Ogni anno ripetono il copione, salvo poi fare la squadra. Le abbiamo incontrate nel nostro cammino proprio nei playoff che portano alla loro promozione“.
Che roster per l’Alma Patti in vista della stagione 2020-2021?
“Ovviamente avremo delle conferme, ma dobbiamo anche occupare il ruolo di play, un’ala e una lunga straniera. Si tratterà di giocatrici giovani e che desideriamo siano di primo livello. Tante giocatrici di Serie B passeranno in Serie A2 e tante di Serie A2 passeranno in A1. Questo “ascensore” lo immaginavo già prima della crisi sanitaria e credo ancora ora che bisognerà rimboccarsi le maniche e capire che le squadre ripescate dovranno lavorare sodo e si troveranno avvantaggiare solo se avranno settori giovanili assodati. Se non facciamo l’A2 – spiega Buzzanca – continueremo lavorare con le nostre atlete per a tirare fuori vere giocatrici. Preferiamo una squadra giovanile molto competitiva, che una Serie B che dia pochi stimoli“.
Titolo giovanile nei piani futuri?
“Certo! E’ un nostro obiettivo“.