Sono state, e finiranno per esserlo, 48 ore di fuoco per la Eagles Basket chiamata ancora una volta lontano da casa e su uno dei campi più ostici dell’intera Serie C. Questa sera, al PalaDaVinci di Catania, i biancorossi affronteranno i padroni di casa della Polisportiva Alfa, terza forza a pari merito del campionato.
Gli etnei, guidati in panchina da coach Andrea Bianca, arrivano a questo confronto affamati di punti e pungolati dalla sconfitta patita giovedì a Siracusa, che le ha fatto perdere la seconda piazza della graduatoria. Otto successi e solo tre sconfitte sin qui per gli alfisti, trascinati in questo inizio di stagione dagli impressionanti 25.8 punti a partita della guardia statunitense Javonte Byrd, seguito a ruota dai 18.2 dell’immortale Teo Gottini, vecchia bandiera biancorossa e mattatore della storica promozione in Serie B dell’Aquila Palermo tre anni fa, sempre pericolosissimo dall’arco.
Eagles che, parimenti, è reduce da una cocente sconfitta a Ragusa che non ha affatto convinto nessuno. Al di là degli episodi, il gruppo di coach Flavio Priulla ha mostrato a tratti lo stesso spirito combattivo che aveva propiziato il successo sullo Zenith Messina di domenica scorsa, partendo dall’intensità difensiva: “Abbiamo avuto un piccolo calo nel terzo quarto – ha chiarito l’allenatore dei palermitani -, sono stati bravi loro a girare la partita. Abbiamo lottato fino alla fine, ma non è bastato. Andiamo a Catania per giocarcela come sempre, puntando a continuare a crescere come con Ragusa”.
Trasferta difficile anche sotto l’aspetto della condizione fisica per i biancorossi. La sconfitta di Ragusa ha portato con sé alcuni infortuni. La guardia Marco D’Amico ha sofferto di una distorsione al ginocchio ed è fortemente in forse per la gara. Anche Nicola Giardina e Andrea Testa si ritrovano a dover assorbire in fretta due distorsioni alla caviglia se vorranno esserci contro l’Alfa.
Palla a due questa sera alle 18:30 che sarà alzata da Antonino Di Bella di San Filippo del Mela (Me) e Massimiliano Lucifero di Milazzo (Me).