Torna al PalaTorre la Fidelia Torrenova, che domenica alle 16 (diretta su LNP Pass) sfiderà la Sangiorgese Basket nella 4° giornata del Girone B1 del campionato di Serie B. Sarà una partita complicata, contro una squadra che ha battuto Crema all’esordio ed ha perso di un solo punto contro Agrigento. A presentare la sfida è Alessio Ferrarotto, giovanissimo playmaker classe 2001.
«Credo che il nostro inizio si debba valutare in maniera doppia: nelle prime due sconfitte abbiamo fatto bene a livello di gioco di squadra, crollando nei due finali contro squadre che anno più esperienza di noi, mentre contro Palermo abbiamo giocato male, condizionati anche dall’infortunio – che non deve essere un alibi – a pochi minuti dalla palla a due di Seba (Perin, ndr) che ci ha probabilmente destabilizzato inconsciamente. Sicuramente il nostro girone è uno dei più tosti, con squadre molto forti candidate alla promozione finale. Abbiamo fatto un buon avvio di campionato sotto il punto di vista del gioco, ma è chiaro che senza aver portato nessuna vittoria a casa ci ridimensiona. La Sangiorgese è una squadra tosta, ma vogliamo dimostrare prima di tutto a noi stessi e poi ai nostri tifosi di che pasta siamo fatti. Faranno una trasferta lunga, dovremo essere bravi ad approfittare di qualunque piccolo errore faranno e dare il 110%».
47% dal campo, Ferrarotto ha dimostrato nelle varie uscite stagionali tanto potenziale inespresso: «Stiamo lavorando molto in palestra e sul campo, sono convinto che sia personalmente che come squadra abbiamo margini di crescita molto ampi. Siamo una squadra giovane, che pecca di lucidità ed esperienza in alcuni frangenti, ma possiamo migliorare veramente tanto. In allenamento poi i ragazzi mi motivano, mi stimolano e mi incitano affinché possa ampliare il mio bagaglio tecnico: sono grato a loro ed ai coach per la fiducia che mi danno quotidianamente».
Infine un pensiero generale sulla cittadina e sull’ambiente Cestistica Torrenovese: «Sono a Torrenova da qualche mese, siamo un gruppo fantastico dentro e fuori dal campo. Ci troviamo bene, poi la società è molto organizzata ed è fondamentale per rimanere sempre concentrati su quello che accade esclusivamente sul parquet. L’assenza del pubblico è importante, perché ti da sempre una motivazione in più, al PalaTorre poi la mancanza dei tifosi si sente molto».