L’Adrano Basket suona la carica in vista di gara 2, il secondo atto che lo vedrà contrapposto alla Libertas Alcamo. Si gioca giorno 2 aprile, alle 18, all’interno della Tensostruttura di via Spampinato
Tanti i punti di scarto inflitti in gara 1 dagli alcamesi agli adraniti di Vincenzo Castiglione (esattamente 43), ma domenica non si gioca sulla differenza canestri quanto sul risultato secco.
Adrano non ne vuole sapere di partire sconfitto, tanto che oggi ha dichiarato ufficialmente i suoi punti forti elencandoli sulla propria pagina Facebook ufficiale. Ve li riproponiamo
Archiviare o meglio resettare la sconfitta in gara 1. Questo l’obiettivo dei cestisti adraniti che domenica sono chiamati a una grande prova per cercare di portare in parità la serie e allungare la finale alla bella. Alcamo è forte, un vero dream team, ma al “Palatresanti” potevamo fare meglio di quanto fatto. Brucia la sconfitta non tanto nella sostanza, ma nella forma si. Quello scarto di 43 punti incassato non rispecchia, infatti, il vero valore degli adraniti. Lo sport, però, ti lascia sempre l’opportunità di riscatto e domenica può arrivare. Alcamo imbattibile? No, nessuno lo è. Ecco perché domenica possiamo battere gli alcamesi:
IL FATTORE TENSOSTRUTTURA
Tra le mura amiche Adrano si trasforma e questo Alcamo lo sa. Sa bene che sarà tutta un’altra partita rispetto a gara 1. “L’inferno” della “Tensostruttura” esalta i ragazzi di Castiglione e mette spesso in difficoltà l’avversario di turno. E per Alcamo non ci saranno sconti. Il frastuono incessante e trascinante del tifo locale può essere più che un fattore e può rivelarsi decisivo. Quest’anno, in casa, si è perso una sola volta, con Acireale, in un momento della stagione in cui il quintetto di Castiglione era alle prese con moltissimi problemi di organico dovuti a parecchi infortuni dei componenti del roster. Per il resto tutti ad Adrano ci hanno lasciato le penne. Regalare una gioia ai tifosi dopo la sconfitta del “Palatresanti” è diventato quasi “un obbligo” morale per i nostri ragazzi che si sentono in debito con la splendida tifoseria che ad Alcamo non ha fatto mancare il proprio sostegno. Insomma, per Andrè e compagni, sotto il profilo ambientale, saranno 40 minuti d’inferno.
L’ORGOGLIO SMISURATO DEI NOSTRI RAGAZZI
Perdere ad Alcamo ci può stare, non è un dramma. Non ci può stare perdere in quel modo. Ne sono consapevoli tutti. Adrano ha una grande storia nel panorama del basket siciliano. Perdere con quello scarto ha, inevitabilmente, toccato profondamente l’orgoglio di tutti: dirigenza, staff tecnico, tifosi e soprattutto della squadra. Russo e compagni vogliono riscattarsi, il carattere dei nostri ragazzi è uscito sempre alla grande nei momenti più difficili e non solo in questa stagione ma anche negli anni passati. Carattere più orgoglio: ecco due delle armi per provare a rimettere in parità la serie.
PER UN QUARTO E MEZZO, IN GARA 1, ABBIAMO GIOCATO ALLA PARI
Nel primo quarto e per buona parte del secondo in gara 1 abbiamo tenuto testa ad Alcamo giocando alla pari. Nel primo quarto siamo andati sotto solamente di 4 punti e ad inizio del secondo eravamo addirittura avanti. Gli episodi, nei pochi momenti in cui il match viaggiava sui binari dell’equilibrio, sono stati favorevoli spesso ad Alcamo come la tripla da metà campo di Paride Giusti a pochissimi secondi dalla fine del primo quarto.
EVITARE I FESTEGGIAMENTI PROMOZIONE DEI NOSTRI AVVERSARI IN CASA NOSTRA
Tutti vogliono evitare questo. La “Tensostruttura” non è mai stato luogo di festa per gli avversari. Il nostro blasone ci “impone” di allungare la finale a gara 3.
LA LEGGE DEI GRANDI NUMERI
Nello sport esiste, inutile nasconderla. Alcamo quest’anno ha vinto tutte le partite giocate tra regular season e play-off: 19 su 19. Numeri da capogiro. Unica formazione che non conosce la parola sconfitta dalla serie A alla D nel panorama della pallacanestro nazionale. Ecco perché per la legge non scritta dei grandi numeri gli alcamesi prima o poi potranno perdere una gara. Per Adrano ecco uno stimolo in più per battere la corazzata di Ferrara: “affidarsi” anche alle statistiche che esistono per essere aggiornate.
GARA 2 DELLA SEMIFINALE A RAGUSA
In trasferta Alcamo non è la stessa squadra scacciasassi del “Palatresanti”. Se aggredito il quintetto di Ferrara può andare in difficoltà. In gara 2 della semifinale, in territorio ibleo contro il Ragusa, Alcamo soffrì per lunghissimi tratti la verve dei ragusani. Il solito Andrè riuscì a mettere rammendi qua e là ma non può essere sempre festa per il fenomenale 42 enne cestista alcamese che già in gara 1 si è rivelato decisivo. Certo, Alcamo non è solo Andrè. Un motivo in più per i nostri per alzare al massimo il livello di concentrazione e aggredire tutti e a tutto campo.