Michelangelo Sangiorgio ora prova a mettere contro anche due società giovanili. Fino a che punto vogliamo spingerci?

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Michelangelo Sangiorgio (ph. Chiara Borzì per Basket Catanese)

Avete mai visto un dirigente che ha scontato due anni di inibizione ed ancora sotto processo penale per lo stesso caso, intervenire liberamente sulle politiche federali senza ruolo in Comitato Regionale e attraverso un blog scrivere, in maniera anonima, su fatti che riguardano società e campionati, al solo scopo di difendere a spada tratta l’operato dell’attuale Commissario Regionale, scegliendo perfino la discutibile strada di mettere contro due società del movimento regionale?

In Sicilia possiamo rispondere di sì.

L’ultima evidenza è del 5 maggio ed è andata in scena sul blog di Michelangelo Sangiorgio, ufficialmente solo dirigente del Cus Catania, ma ufficiosamente attore protagonista delle politiche regionali del Comitato affianco Cristina Correnti.

Nell’articolo che per autore ha “Fai Sempre Pallacanestro”, nome fittizio che non è lecito quando si ha la pretesa di fare informazioni su fatti ufficiali che riguadagno un’attività federale (Sangiorgio non è neppure giornalista ed ha storicamente manifestazione avversione verso i blogger che fanno informazione, salvo poi riservarsene la possibilità quando gli era necessaria), attacca Bagheria e le società rinunciatarie a competere in U16 Silver per schierarsi a favore di Real Basket Agrigento.

Tra Bagheria e Agrigento, è bene si sappia, i rapporti sono ottimi, quindi è chiaro che il tentativo di evidenziare “l’indisposizione” delle società rinunciatarie (Bagheria, Cinisi, Palermo) a favore di Agrigento non era reale nè richiesta ed era solo utile a difendere l’operato poco chiaro della Commissario Fip Sicilia.

Come già spiegato e comunicato ufficialmente da Bagheria, le società hanno rinunciato e dunque è iniziata la trafila della ricomposizione dei gironi, perché in principio erano stati raggiunti accordi diversi e non era stato dato nessun avviso dell’inserimento di Agrigento. Mentre ad Agrigento era stata data per certa la partecipazione al girone delle palermitane.

Questo si legge nell’articolo pubblicato il 5 maggio nel blog di Sangiorgio.

Ma la Sicilia cestistica è un mondo che gira al contrario e anziché indisporsi la compagine Agrigentina del presidente Bazan per essere rimasta l’unica società e quindi dover affrontare una ripartenza sobbarcandosi almeno tre trasferte in quel di Palermo è la Pall Bagheria 92 che comunica la rinuncia al campionato under 16 maschile motivando la scelta quale conseguenza delle impegnative variazioni. Ma i colpi di scena non sono finiti perché anche le altre due società Polis Cinisi e Asd Panormus decidono di rinunciare in seguito all’inserimento della società Agrigentina nel girone C confermando la partecipazione solo in caso che il girone fosse composto dalle società palermitane!!!”.

Si cerca dunque di entrare nel merito di scelte che ogni società, specialmente in tempo di pandemia, dovrebbe essere libera di prendere, nascondendo il reale punto della questione.

Continua dunque il tentativo di far passare per buone strategie che di buono hanno poco o nulla e di trasformare in “vetrina” un’attività federale che continua ad essere assoggettata a chiari personalismi.

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