GIOVANILI. “Cristina (Correnti ndr) non ha spinto”, dirigente poi ritratta: “Fip Sicilia con noi prodiga”. Novità sullo stop delle atlete U13

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Cambio di opinione in casa Stella Palermo, società che nei giorni scorsi ha segnalato il problema, per cui è stato scritto anche al presidente Gianni Petrucci, dello stop di tre atlete in stato di doppio tesseramento.

Snocciolando insieme la questione, il dirigente della società palermitana ha indicato, tra le varie vicende che hanno caratterizzato la problematica, una non “spinta” da parte della Fip Sicilia nella Commissario Cristina Correnti che non avrebbe agevolato la discussione della problematica nel consiglio federale che si sarebbe tenuto oggi a Roma. Il tutto come riscontrabile dalla conversazione avuta con lo stesso dirigente e che per trasparenza riportiamo.

G -“La richiesta in deroga avanzata dalla società siciliana non verrà portata in Consiglio Federale giorno 7 maggio. So che si riuniscono“.

D – “Ma sembrerebbe che non discuteranno la questione, perché la stessa Cristina non ha “spinto“.

*Lo screen della conversazione tornerà a disposizione di chi ne farà richiesta

Grazie alla pubblicazione di questo pezzo abbiamo scoperto che altre due giovani giocatrici catanesi non parteciperanno al campionato U16 siciliano per le stesse motivazione. Questo dimostra, chiaramente, quanto il problema sia stato preso sottogamba al di la delle opinioni.
A due giorni dalla pubblicazione del pezzo, però, il dirigente Stella Basket (che aveva inizialmente apprezzato nella sua interessa l’articolo) ritratta la verità del non interessamento di Fip Sicilia. Una seconda dirigente pubblica una nota sulla pagina Stella Basket dopo essere stata contattata dai “piani alti” siciliani a causa dell’articolo. Il tutto per cercare di tutelare le proprie tesserate.
È mio dovere sottolineare che il Presidente Fip Sicilia si è prodigato, a sostegno della richiesta di Stella Basket Palermo, per dare l’opportunità alle tre ragazze in questione di andare in campo insieme alle loro compagne… ma purtroppo senza successo, per la miopia di un dirigente della Fip Nazionale.
Ancora adesso non riusciamo a comprendere la motivazione del diniego, che non ha consentito di far brillare di gioia gli occhi a 3 incolpevoli tredicenni…”.
Ma di chi devono essere tutelate realmente le tre giovani giocatrici?
Cosa è successo sembra evidente. Ed appare preoccupante oltre ogni ragionevole realtà che una società siciliana non abbia la libertà di comunicare in maniera trasparente le proprie problematiche. Di mettere se necessario in dubbio l’efficacia dell’azione commissariale che in Fip Sicilia, a questo punto, comincia sempre più a somigliare ad un vecchio feudo medioevale.
Questo quotidiano rimane aperto a tutte le società che non intendono restare passive di fronte questo tristissimo momento che interessa il Comitato Regionale siciliano.

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