Alla terza stagione consecutiva la Basket School Messina ha ottenuto il suo miglior risultato da quando, quindici anni fa, nell’estate del 2004, Patrizia Samiani e Massimo Zanghì fondarono la società. Malgrado i problemi, la squadra ha raggiunto l’obiettivo playoff ed un meritatissimo sesto posto finale. Merito dei giocatori e della dirigenza che quest’anno si è affidata ad un allenatore di grande esperienza come Pippo Sidoti. La sua ultima intervista risale alla gara diGiarre, poi è arrivata la decisione del TAR di Catania che ha tolto la possibilità al coach di seguire i suoi ragazzi dalla panchina. Sappiamo bene con quanta sofferenza ha vissuto questa incredibile situazione. Con il tecnico pattese tracciamo un bilancio di questo campionato.
La stagione si è chiusa con un lusinghiero sesto posto, la qualificazione ai playoff. Sei soddisfatto del risultato raggiunto dalla squadra?
“La stagione era iniziata abbastanza bene poi la sospensione di Nino l’infortunio di Kolev e subito dopo la mia assenza sino a fine campionato ha destabilizzato la squadra. Tutti insieme, società giocatori ed allenatore, siamo stati bravi a ricompattare una situazione che stava diventando critica. Abbiamo preso Fathallah, abbiamo sistemato la guida tecnica con Ciccio Paladina anche se il mese di dicembre è stato disastroso. Da gennaio in poi, e precisamente con l’inizio del girone di ritorno che è coinciso con il rientro di Nino, abbiamo fatto 10 vittorie su 13, un ruolino di marcia sicuramente da primissimi posti permettendoci pure di sbancare parquet di squadre che ci precedevano in classifica. Sono convinto che la squadra avrebbe potuto fare di più ma per tutto quello che è successo possiamo ritenerci soddisfatti. Da premettere che rispetto a tante società abbiamo costruito la squadra con un budget di gran lunga inferiore. Ricordiamoci pure che la società era al terzo anno di partecipazione al campionato di serie C e nei due anni precedenti si era salvata ai playout”.
L’eliminazione dopo le due gare dei quarti di finale nel playoff contro Barcellona ha lasciato l’amaro in bocca per tanti motivi, secondo te la squadra poteva fare di più nell’arco delle due partite?
“Di sicuro non siamo stati fortunati nel trovare sulla nostra strada l’OrSa Barcellonaperché secondo me, assieme a Torrenova sono le squadre più attrezzate per il salto di categoria e la finale lo dimostra. Nessun amaro in bocca anche se nella seconda partita l’arbitraggio mi ha lasciato molto perplesso. Troppi errori e troppe decisioni cervellotiche che in una partita di playoff non si possono digerire”.
Una stagione con alti e bassi. Picchi altissimi, toccati con le vittorie di Alcamo, Capo d’Orlando e con Ragusa, ma anche qualche gara giocata molto al di sotto delle vostre possibilità. Come ti spieghi questo andamento?
“La Basket School ha fatto un gran campionato. Alla fine il gap con le prime è stato solo di 8 punti, forse l’unica partita in cui la squadra non si è espressa al solito livello è stata quella di Torrenova. Poi per tutto il campionato, al di là degli alti e bassi che in una stagione ci possono stare, le scelte fatte nella costruzione del roster all’inizio di stagione sono state azzeccate. Di sicuro le vittorie più belle sono state fuori casa ad Alcamo e Capo d’Orlando ed in casa con Ragusa dove abbiamo espresso la migliore pallacanestro”.
Torrenova e Barcellona andranno alle finali nazionali: E’ l’epilogo più giusto secondo Pippo Sidoti?
“Come ho detto in precedenza, Torrenova e Barcellona hanno meritato le fasi nazionali. Le due società hanno manifestato sin dalla prima giornata le proprie ambizioni ed in corso d’opera hanno cambiato tantissimo il proprio roster .Barcellona ha cambiato 5 stranieri sino a quando ha trovato Mancasola e Robertin che in questo campionato, con le loro qualità tecniche, hanno fatto la differenza. La stessa cosa vale per Torrenova che era già partita con un roster competitivo e poi si è rinforzata con due giocatori importanti come Gullo e Surace”.
Soddisfatto del lavoro svolto insieme a con Francesco Paladina? pensi che si possa proseguire insieme per il futuro?
“Francesco è stato bravissimo a gestire una situazione non semplice. Abbiamo lavorato intensamente per 5 mesi cercando durante la settimana di rendere la vita facile ai giocatori che sono stati bravissimi ad accettare una situazione anomala che hanno vissuto dopo la mia sospensione. Per il futuro penso di poter risolvere il mio problema prima dell’inizio del prossimo campionato, ma se così non fosse non avrei niente in contrario di continuare con Ciccio, persona squisita dal punto di vista umano e tecnico. Anche se spetta alla società la decisione.
A proposito di società, come ti sei trovato alla Basket School Messina?
“Come dimenticare i dirigenti che con la loro passione e competenza ci sono stati sempre vicini soprattutto nei momenti critici. Dopo la squalifica mi volevo dimettere, ma loro non hanno voluto assolutamente che io lasciassi l’incarico, dimostrando grande fiducia nella mia persona e nel mio lavoro. È un gruppo dirigenziale che merita palcoscenici superiori alla serie C. Chissà se questo sogno in un paio di anni può diventare realtà. E per ultimi ho lasciato i giocatori, loro meritano un plauso particolare soprattutto per aver avuto la forza di sopportarmi. Però penso che in questi mesi di lavoro ognuno di loro ha ampliato le proprie conoscenze cestistiche. Ho lavorato tanto cercando di far capire ai ragazzi che la pallacanestro si può giocare senza grandi stelle, ma è il sistema di gioco che fa grande una squadra”.
E’ stata una stagione strana, forse le più strana della tua carriera per quanto è successo. Quanto ti è costato non poter seguire dalla panchina li tuoi ragazzi?
“Purtroppo per me è stata una stagione particolare perché sino a novembre ho potuto svolgere il mio lavoro, poi tutto è stato diverso perché allenavo la squadra durante la settimana senza poterla dirigere la domenica. Tutto questo è stato frustrante per me e per i ragazzi. Ma alla fine, grazie anche a Ciccio Paladina siamo riusciti a far quadrare il cerchio. Chi era presente alla partita sa che ho subito una grande vigliaccata. Spero in tempi stretti di poter uscire da questa situazione e ritornare ad allenare a tempo pieno”.
La speranza di tutto l’ambiente della Basket School Messina è quella di rivedere presto sulla propria panchina Pippo Sidoti, soprattutto perché non merita di stare lontano da un palazzetto durante una gara ufficiale, da uomo di sport, da appassionato e cultore della palla a spicchi.