Coach Ciani fa il punto sulla situazione sul precampionato di Agrigento

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Coach Franco Ciani a bordocampo

Campionato, mercato, raduno ed obiettivi stagionali: coach Franco Ciani fa il punto della situazione. Al suo ottavo anno in biancazzurro, alla prima di campionato è pronto a regalarsi il derby contro Capo d’Orlando. La Fortitudo Agrigento, ha ultimato il mercato, per questo è pronta a vivere il raduno precampionato e tutti gli appuntamenti che ne concerne.

Il mercato

“Abbiamo deciso di dare continuità al gruppo ed anche al progetto. La squadra ha maturato la completezza di esperienza, questo può regalarci assoluti margini di miglioramento. Siamo andati alla ricerca di novità, senza stravolgere il nostro progetto, Fontana ne è l’esempio. Il giudizio sul nostro mercato è di grande coerenza”.

Le difficoltà e le insidie del campionato

“Per la struttura del campionato sarà una stagione più difficile e complessa. La scorsa stagione siamo partiti come perfetti sconosciuti, adesso è diverso. I risultati dello scorso anno, adesso, presentano un chiaro biglietto da visita. Noi, dobbiamo essere pronti a questo”.

Gli avversari

“Quest’anno ci sono stati molto investimenti su giocatori stranieri. Anche le neo promosse si sono molto rinforzate, avendo importanti ambizioni. Sicuramente c’è un maggiore tasso di difficoltà. Il mercato degli italiani? Ci sono stati tantissimi movimenti e cambiamenti ma di fatto c’è stata una ridistribuzione delle pedine, ma delle stesse. Bisognerà verificare la chimica di questi assemblaggi per capire meglio. Sono stati fatti tanti sforzi importanti, camminando sull’idea che questo sarà un campionato difficile. Quest’anno si è attinto molto al mercato degli Under, per dare profondità alle squadre si è deciso di prendere ragazzi giovani”.

Il roster

“Mi aspetto che tutti aggiungano qualcosa in più. Ho avuto dei colloqui con loro, a fine stagione ci siamo guardati e confrontati. Sono onesto, ho trovato grande riscontro motivazionale in loro. Credo sia fondamentale che ognuno, sapendo bene in cosa deve migliorare, si impegni per confermare quelle che sono già le conclamate attitudini. Migliorando le cose che l’anno scorso non sono state espresse in maniera ottimale e che quest’anno dovranno esserlo. Credo che avremo anche la possibilità, soprattutto nella prima parte della stagione, di sfruttare la nostra conoscenza. Siamo un gruppo che, appunto, ci conosciamo bene e spero che questo possa servire, soprattutto nella prima parte di campionato. Riuscendo, speriamo, a fare la differenza rispetto alle altre squadre che hanno completamente cambiato aspetto”.

La regular season

“Derby alla prima alla prima giornata? Non mi piace molto. Al di là della qualità di Capo d’Orlando, ma è sempre evidente che i problemi logistici portano le squadre siciliane a vivere un precampionato a stretto contatto. Avere, poi, una squadra siciliana alla prima di campionato, devo dire che è molto particolare. Iniziare con un derby ti dà subito una scarica di adrenalina, giocare con una delle squadre che ha motivazioni particolari, deve essere una componente di assoluto stimolo. Non è un esordio normale, non dobbiamo caricare tanto questa partita, ma è chiaro che è un derby. I derby, appunto, hanno un pathos particolare che dobbiamo essere bravi a sapere gestire”.

Il calendario 2018/19

“Il derby di Natale magari una volta, sarebbe bello giocarlo in casa. La cosa che mi sembra evidente è che il nostro è un inizio complicato. Ogni anno mi ritrovo a dire che: prima o poi le squadre vanno tutte affrontate. Però, oggettivamente, è anche vero che partiamo con due trasferte in campi di squadre di prima fascia. Questo ci dà un avvio pronti via, che se saremo capaci di interpretarlo nel modo giusto, potrebbe regalarci serenità. E’ chiaro che ha tante insidie nascoste”.

Il raduno del 23 agosto

“Mi auguro che i ragazzi arrivino in una condizione consona al loro ruolo di professionisti. Sarà una preparazione più pesante rispetto allo scorso anno. Vorrei sfruttare le caratteristiche di alcuni giocatori per essere tatticamente un po’ diversi, ma nella diversità ci sta un maggiore dispendio di energia. Vogliamo giocare con dieci giocatori, dieci. Questa potrebbe essere un’arma in più, ma questo è possibile solo avendo una grande energia”

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