La Betaland Capo D’Orlando supera all’ultimo respiro Cantù e continua a sperare nella salvezza

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Vittoria sul filo dei nervi per la Betaland Capo D’Orlando che supera col minimo scarto Cantù (71-70) e rimane in corsa per la salvezza. A metà gara paladini virtualmente retrocessi, poi grazie alla regia di Atsur e i balzi di Faust i padroni di casa con un grande terzo parziale costruiscono quel piccolo vantaggio difeso con le unghie e con i denti. Vittoria che potrebbe però non bastare alla formazione di Mazzon che mercoledì affronterà in trasferta Cremona con l’obbligo di vincere e sperare nella contemporanea sconfitta di Pesaro a Sassari per ottenere la salvezza.

Ci crede fino alla fine la Betaland Capo d’Orlando, che al PalaSikeliArchivi batte 71-70 la Red October Cantùal termine di una partita vietata ai deboli di cuore.

Cuore che ha messo in campo la squadra siciliana, che va sotto anche di 16 lunghezze nel secondo parziale (28-44 al 19’), non si perde d’animo e possesso dopo possesso riesce a completare la rimonta, impattando a quota 62 con due schiacciate consecutive di Nick Faust, trovando il vantaggio dalla lunetta con Arnoldas Kulboka e portando a casa la vittoria finale grazie alle giocate di Engin Atsur e Adam Smith.

Capo d’Orlando approccia bene alla partita trascinata da Nick Faust, autore di 8 punti nel quarto (chiuderà a quota 18 punti con 8/10 da 2 e 7 rimbalzi). L’equilibrio dura fino al 9’ (15-15), quando Cantù prova a scappare grazie alle giocate di Culpepper, Jaime Smith, Chappell e Burns toccando il +16. La Betaland però rimane aggrappata alla partita grazie alla tripla di un immenso Engin Atsur, cuore della Betaland anche e soprattutto nel secondo tempo, andando all’intervallo lungo sul 31-44.

Al rientro sul parquet Capo d’Orlando incrementa l’intensità difensiva e concede solo 8 punti agli ospiti nel quarto. Ne deriva una maggiore convinzione anche nella metà campo offensiva, con Justin Knox, Adam Smith e Luca Campani che rimettono la Betaland in scia sul -5 (47-52) di fine terzo quarto.

Nell’ultimo parziale Capo d’Orlando non cambia atteggiamento e prosegue con la stessa verve dei minuti precedenti. Nick Faust ed Engin Atsur guidano al vantaggio la Betaland, che sorpassa e poi allunga sul 71-66, trasformando il PalaSikeliArchivi in una bolgia. Chappell e Culpepper non mollano e riportano la Red October al -1 (71-70), ma sull’ultimo possesso la difesa siciliana tiene, portando a casa un successo importante che le permette di rimanere aggrappata alla salvezza.

Salvezza che si deciderà mercoledì sera, quando la Betaland Capo d’Orlando sarà di scena al PalaRadi di Cremona nell’ultima giornata della stagione regolare. Una vittoria dell’Orlandina, contemporanea ad una sconfitta di Pesaro (impegnata al PalaSerradimigni di Sassari) sancirebbe la salvezza dei ragazzi di coach Mazzon.

Betaland Capo d’Orlando – Red October Cantù 71-70 (15-20, 31-44, 47-52)

Betaland Capo d’Orlando: Galipò Gio. ne, Smith 6 (2/6, 0/3, 2/4 tl), Faust 18 (8/10, 0/2, 2/2 tl), Atsur 18 (5/6, 2/5, 2/3 tl), Kulboka 8 (2/4, 1/3, 1/2 tl), Laganà ne, Likhodey (0/1 da 3), Campani 6 (2/3, 0/1, 2/2 tl), Galipò Gia. ne, Stojanovic 7 (2/8, 1/4), Knox 8 (3/8, 0/1, 2/6 tl), Donda ne. All: Mazzon.
Red October Cantù: Smith 14 (2/5, 3/6, 1/2 tl), Culpepper 14 (3/9, 2/10, 2/2 tl), Cournooh 5 (0/1, 1/6, 2/2 tl), Parrillo 2 (1/1, 0/1), Tassone ne, Crosariol 3 (1/1, 1/2 tl), Maspero ne, Chappell 10 (3/5, 1/4, 1/1 tl), Burns 12 (6/8, 0/1), Thomas 1 (0/1, 1/2 tl), Ellis 9 (3/9, 1/2). All: Sodini.

Le parole dell’assistant coach Nicola Brienza al termine della gara

Siamo partiti un po’ contratti, com’era prevedibile. Giocavamo contro una squadra di buonissimo livello e forse eravamo più preoccupati a difendere e abbiamo perso un po’ di fluidità in attacco. Nel momento in cui ci siamo resi conto che Cantù stava provando a scappare è venuto fuori il carattere dei nostri ragazzi. Con il quintetto piccolo e la zona siamo riusciti a metterli in difficoltà e dobbiamo essere contenti del passo in avanti che abbiamo fatto, ma consapevoli che dobbiamo farne un altro. Questi ragazzi hanno sempre dimostrato di non mollare mai, di crederci e di voler andare oltre le loro possibilità. Sappiamo già che non sarà facile, perché c’è chi come noi lotta per la salvezza, ma dobbiamo crederci fino alla fine.
È ovvio che c’è rammarico, ma è stato bello vincere una partita così difficile considerati i problemi di Likhodey e la botta alla spalla di Knox che valuteremo domani. Dobbiamo essere contenti per il percorso che abbiamo fatto, ma è chiaro che non è ancora sufficiente e dobbiamo provare a superarci ancora”.

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