Il tabù è sfatato, anche Cefalù ha subito una sconfitta. Reso possibile quel che in apparenza non lo sembrava, la sensazione restituita è quella di veder più agguerrite che mai le inseguitrici della Zannella. Domenica toccherà alla Virtus Basket Canicattì di Beto Manzo tenere testa alla formazione allenata da Flavio Priulla. Nonostante il roster sia stato ridimensionato l’orgoglio degli agrigentini non può che mettere sul chi va la capolista, tenuto in conto anche il finale rovente del match giocato all’andata: al Palazzetto dello Sport Cefalù s’impose con un solo punto di scarto (68-69) grazie ad un tiro allo scadere realizzato da Marco Mollura. La distanza in classifica tra le due formazione è importante, si tratta di 8 punti, ma se lo scontro non è diretto tra le pretendenti alla vittoria, la prestazione rimane importante per mantenere ognuno il proprio posto in classifica: il primo per la Zannella, il quarto per la Virtus Canicattì.
“Dopo 20 vittorie di fila una sconfitta ci può stare – ha dichiarato Francesco De Rosa, dirigente proprio di Cefalù -. Ci può stare specialmente in una giornata in cui la nostra formazione non è riuscita ad esprimersi al meglio e perchè i nostri avversari erano un’ Aretusa Siracusa proveniente da 9 vittorie di fila in campionato. Loro hanno giocato una partita gagliarda, hanno un grande allenatore come Paolo Marletta e tre giocatori di categoria come Agosta, Sorrentino e Smith. Per noi vincere conta sempre, ma una sconfitta come quella di domenica può servirci a mantenere alta la concentrazione“.
Aver perso non mette in discussioni le sorti di Cafelù in campionato, la contesa per il primo posto era e rimane aperta.
“Rimaniamo padroni del nostro destino – ha affermato De Rosa – in queste giornate e fino alla fine ogni partita avrà un peso maggiore. Sono certo che i nostri avversari non avevano bisogno di vedere arrivare una nostra sconfitta per sentirsi motivati a dare il massimo negli scontri diretti“.
Cefalù -Canicattì risveglia dolci ricordi nella mente del dirigente della Zannella.
“Beto Manzo è un ex e a Canicattì il nostro passato è glorioso, perchè abbiamo conquistato in questo campo la promozione alla serie cadetta nell’anno 2003-2004. Contro la Virtus abbiamo l’occasione per cancellare la sconfitta di Siracusa, il nostro avversario sarà tosto nonostante le assenze di Mancasola e Griffin“.
E’ la stessa Virtus Canicattì ad essere consapevole di “non essere più la stessa squadra del girone di andata” proprio a causa del ridimensionamento forzato dovuto all’uscita di scena dei due americani. Gli ospiti, allenati da Humberto Manzo, non hanno però cambiato mentalità.
“Domenica scenderemo in campo come facciamo ogni week-end: per vincere la partita – ha dichiarato il coach italo-argentino -. Siamo consapevoli di non essere la stessa squadra dell’andata, non lo sono neppure loro, per questo faremo del nostro meglio per onorare la la gara. Stentiamo a trovare motivazioni importanti – ha ammesso Manzo – perchè sappiamo di non poter andare troppo oltre con le nostre forze attuali, ma lo scopo rimane comunque quello di arrivare il più in alto possibile, specialmente dopo aver centrato il nostro obiettivo stagionale di ottenere una salvezza tranquilla“.
Dopo un inizio di stagione passato ricoprendo esclusivamente il ruolo di allenatore, Beto Manzo è tornato in campo e domenica darà manforte sotto doppia veste alla sua formazione. “Non ho mai annunciato il mio ritiro – ha scherzato il coach della Virtus – se posso dare una mano ai ragazzi e fare qualcosa per il bene della squadra ben venga, ma mentirei se dicessi che non ho male fino alla punta dei capelli dopo aver ripreso allenamenti a ritmo partita!“.
Per il match tra Cefalù e Canicatti, valido per la settimana giornata del girone di ritorno, palla a due prevista alle 18:00 di domenica 14 febbraio al Geodetico di Cefalù.