Julio Trovato e il bilancio 2015 della Pallacanestro Trapani

L'amministratore delegato trapanese stila "tira le somme" al termine dell'anno solare. Senso d'identità ritrovato, una foresteria e il settore giovanile in spolvero, con la prima squadra a fare da punta dell'iceber

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Julio Trovato amministratore delegato della Pallacanestro Trapani

Amministratore delegato Julio Trovato, la pausa per l’All Star Game LNP 2016 lascia la prima squadra libera per qualche giorno da impegni ufficiali. L’occasione si presta alla perfezione per un bilancio dell’anno solare appena concluso. Come potremmo riassumere il 2015 della Pallacanestro Trapani?

Nel nostro 2015 sono successe davvero tante cose. Come è normale che sia, alcune sono state decisamente buone e altre un po’ meno, ma tutte ci hanno suggerito degli spunti per andare avanti e migliorarci ulteriormente”. 

E comunque il nuovo anno, a scanso di valutazioni strettamente agonistiche, lascia in eredità una società estremamente attiva. Non è forse così?

Attiva e su molti fronti. Come sempre, l’operato della prima squadra costituisce la punta dell’iceberg che tutti, noi per primi, guardiamo: ma un occhio un po’ più attento noterà facilmente come tantissimi settori dell’universo granata si siano evoluti in maniera tangibile negli ultimi 12 mesi”. 

Entriamo nel dettaglio

A partire dal nostro palazzetto, ad esempio. Oggi abbiamo a disposizione una struttura più moderna, funzionale, con uffici e spogliatoi nuovi, aree rivalorizzate e svariate attività che si svolgono al suo interno. Ma soprattutto emerge con forza un senso identitario riacquisito e accentuato dalla presenza costante del colore granata. Insomma, chiunque entri al Pala Conad molto difficilmente non si renderà conto di trovarsi nella casa della Pallacanestro Trapani”. 

Una casa che da quest’anno ha anche un nuovo nome, a dire il vero.

Esattamente. La denominazione ‘Pala Conad’ è la prova che la Pallacanestro Trapani sta riuscendo ad attrarre le attenzioni di marchi estremamente prestigiosi del territorio, come appunto ‘Conad Sicily’. Non solo sponsor, ma collaborazioni sportive ed extra-cestistiche, che favoriscono lo sviluppo capillare delle iniziative organizzate e del nostro marchio. Mi riferisco alle società della provincia che si sono legate a noi in ambito giovanile, ma anche a palestre ed enti di svariata natura che ci permettono di ampliare il raggio del nostro operato, con iniziative attinenti a uno spettro sempre più polivalente. Al Pala Conad si gioca sempre e soprattutto a basket, ma adesso si fa anche pilates, ci sono corsi di ballo, si organizzano feste, c’è un bar attivo, così come uno Store che propone abbigliamento e gadget granata, e ci si può addentrare in svariate maniere nel nostro mondo”. 

In pratica, con lo sport che fa da traino a un insieme sempre più variegato di vicende. E’ esatto?

Sì, ma non solo. Perché tutto viene generato ovviamente dal basket, ma la stessa attività cestistica alla fine trae beneficio dallo sviluppo di settori come il marketing e la comunicazione. E infatti i numeri dei nostri canali ufficiali sono in continua crescita, alla ricerca della diversificazione dei contenuti e del coinvolgimento costante degli appassionati”. 

Un impegno globale, che investe anche la sfera sociale, pertanto.

Precisamente. E le iniziative in questa direzione si stanno moltiplicando. Nell’ultimo periodo abbiamo confermato il nostro impegno su alcuni temi sociali rilevanti come la violenza sulle donne e la solidarietà. Ma sono nati anche altri legami importanti, che hanno reso il nostro club ambasciatore di valori preziosissimi. Basti pensare alla collaborazione con Saman, che ingloba la lotta alla mafia, il riscatto sociale e l’utilizzo più sano del territorio, ma anche il gemellaggio con la squadra di basket in carrozzina Olympic Basket Trapani, quest’anno ospitata al Pala Conad per le partite interne del proprio campionato”. 

E il settore giovanile?

Il vivaio granata, a partire dal minibasket, è un’area sulla quale ci siamo concentrati particolarmente. Proprio il minibasket sta fornendo delle buone risposte si sta sviluppando su tutti i fronti. In ambito di settore giovanile, invece, insistiamo sempre sul fatto che i risultati sportivi contino molto meno del senso di appartenenza e della trasmissione ai ragazzi dei valori autentici dello sport e della vita. Quest’anno abbiamo anche aperto una foresteria e stiamo continuando a mandare i nostri gruppi in giro per l’Italia, per dei tornei dall’enorme valore agonistico, ma soprattutto esperienziale. Il coinvolgimento attivo di tutti i giovani granata, la loro condotta sempre apprezzata e le convocazioni che alcuni dei nostri atleti hanno ricevuto in Nazionale e nelle rappresentative regionali dimostrano che siamo sulla strada giusta. Di questo passo, confidiamo e prevediamo che nel prossimo futuro alcuni giovani possano entrare anche a far parte del giro della prima squadra”. 

La via sembra tracciata alla perfezione. Propositi per il 2016?

Non fermarci. Utilizzare ciò che ci accade come l’opportunità per crescere e fare del nostro meglio per diventare sempre più bravi. Ogni evento e ogni situazione, se colti nel verso giusto, diventano sempre l’occasione giusta per una crescita”.